Yamagata, 12 marzo 1926 – Milano, 15 ottobre 2016 Azuma nasce nel 1926 a Yamagata in Giappone. Fondamentale per la sua successiva opera di scultore è la conoscenza diretta per via familiare della fusione in bronzo. Una conoscenza del materiale e dei processi evidente nella creazione delle sue forme, che non è da consierare un banale escamotage pratico, ma la dimostrazione di un rigore tecnico, di una consapevolezza del materiale che fa dell'arte una disciplina. In gioventù si arruola nell'areonautica della Marina Militare Imperiale, poi seguirà la strada artistica, prima con un diploma all'Università Nazionale di Tokyo, e successivamente, in Italia, dal 1956 con la frequantazione dell'Accademia di Brera. Nelle aule braidensi segue le lezioni di Marino Marini già ammirato, assieme ad altri esponenti della scultura italiana, quand'era ancora in Giappone. La critica all'opera di Azuma parte sempre da una definizione di noi occidentali forzatamente sommaria e abbastanza stereotipata della filosofia orientale fatta di contrapposti, di eliminazione e sottrazioni; ognuno di questi giudizi e parallelismi corrispondono a verità, ma credo si possa indagare un determinato orientalismo oltre che nelle sue poesie e sculture, anche nel rapporto con Marino Marini di cui fu assistente personale dal 1979 e membro del Comitato Scientifico della Fondazione Marino Marini dal 1983 al 2001. Credo che in questo rapporto di ispirazione artistica e ammirazione si possa intravedere parte di quel sentimento tipicamente nipponico di assuluta devozione agli anziani, soprattutto ai maestri, verso i quali si sarà eternamente in debito. Nel corso degli anni Novanta Azuma ha ricevuto diversi incarichi didattici e molti riconoscimenti sia in patria che in Italia. Rassegna Stampa: scarica qui la rassegna stampa selezionata |