
Marino Marini
Miracolo,
bronzo

(Pistoia 1901- Viareggio 1980) Da Firenze si trasferisce nella più europea Milano. Dal 1929 al 1940 parteciperà, come insegnante della cattedra di scultura, al progetto della scuola d’arte di Villa Reale a Monza, un nostrano Bauhaus. Partecipa come novecentista all’esposizione al Palazzo della Permanente di Milano. Nei primi anni Trenta orna a Parigi. Nel 1935 vince il primo premio quadriennale di Roma. Sono gli anni dei Cavalieri e delle Pomone. 1937 vince il Gran Prix all’Esposizione Universale di Parigi. Prosegue la carriera accademica come professore della Facoltà di scultura all’Accademia di Torino e come titolare della cattedra di scultura dell’Accademia di Brera. A metà degli anni Quaranta compie molti viaggi in Svizzera tra Berna, Zurigo e Basilea. Dal 1948 la sua fama raggiunge l’America con Peggy Guggenheim e Curt Valentin. La sua produzione è incentrata sui Miracoli e ritratti. Da qui fino alla morte è un susseguirsi di esposizioni personali e di partecipazioni a esposizioni storiche come Documenta, moltissimi sono i premi, ma anche riconoscimenti di valore morale e civile. Continua la produzione di ritratti. Muore nel 1980 a Viareggio. |