Vita come saliente avidità è un progetto ampio che abbraccia scultura, performance e video che parla di ritualità illustrando gli aspetti sociali che la coscienza quotidiana avverte come contraddittori, nello specifico quelli legati alla violenza, concentrandosi su rituali d’amore e battaglia nel mondo animale e umano.
Gli animali e le piante presentano un apparato fisico pronto a offendere e difendere istintivamente la salvaguardia delle propria specie; al contrario l’uomo, predatore acquisito, è privo di qualsiasi arma congenita, non ha artigli, spine o zanne, solo carne e ossa; eppure la lotta lo accompagna da sempre, facendo nascere e sviluppare all’interno delle società tensioni. Abbiamo dovuto creare oggetti che permettano al corpo umano di difendersi, attaccare e proteggere.
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A livello scultoreo “Vita come saliente avidità” ha origine con una prima fase di progettazione di armi bianche, che prendono spunto da apparati di difesa e offesa naturali, modellate poi direttamente in cera e fuse in bronzo. La seconda fase, performativa, vede protagonisti lottatori professionisti, che dopo aver indossato un’armatura in cera, combattono corpo a corpo e con le armi in bronzo, che così attivate diventano veri e propri strumenti di lotta ma anche di modellazione scultorea. Le armature infatti si trasformano attraverso le collisioni di corpi e bronzi. Alla fine della lotta le cere segnate, spezzate, ferite vengono fuse in bronzo, metallo eterno, così da far risaltare traumi.
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Queste armature possono poi essere rindossate, creando una connessione tra i corpi e andando a formare nel tempo un’armatura “fantastica” composta da più corpi. Mentre parallelamente la produzione di armi continua aggiungendo arsenale utilizzabile la volta successiva.
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“Colpirti mi ha fatto vibrare, la colpa si è palesata come un bagliore ma non ha lasciato traccia sulla retina. Appagamento nel colpo, una scossa mi ha attraversato, la coscienza di lasciare un segno. Ho bisogno di lasciare tracce.”
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Si ringraziano per il supporto la società Wide Group e la galleria d'arte contemporanea aA29 Project Room. |